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p r o f i l o
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a l c h i m e d i a
p r o d u z i o n i
p u b b l i c a z i o n i
f o r m a z i o n e
a r c h i v i o
s o g n i & u t o p i e
. . . i l p u n t o !
c o l l a b o r a z i o n i
r a s s e g n a s t a m p a
i n f o r m a z i o n i
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Ondavideo, come è stato detto nel profilo, è la più anticamanifestazione sul video esistente in Italia, una delle poche che ha resistito nel tempo e che, sempre nel tempo, si è strutturata e consolidata. Oggi Associazione Culturale, diretta e coordinata fin dall'inizio da Sandra Lischi, Ondavideo nasce ufficialmente nel 1985 ed il successo ottenuto dagli incontri e dalle rassegne di quell'anno ha dato vita non solo ad una manifestazione regolare a carattere internazionale (dispiegata tra rassegne, conferenze, mostre, incontri con artisti, teorici, critici) dedicata ai linguaggi e alle estetiche delle nuove tecnologie dell'immagine e del suono, ma anche ad una struttura con un'attività permanente, diversificata principalmente in due aree: quella produttiva e quella delle pubblicazioni.
- L'area produttiva è cominciata nel 1989 con il progetto "Ritratti di città", durato fino al 1999 e a cui hanno fatto seguito il progetto "arte video e città" (sul patrimonio iconografico cittadino), la co-produzione di due video sulla musica e l'arte elettronica, la documentazione del lavoro di un artista e della messa in scena di uno spettacolo teatrale.
- Le pubblicazioni: Ondavideo ha pubblicato, dal 1985 ad oggi, tutta la documentazione degli eventi prodotti, raccolta nei cataloghi delle sue manifestazioni: i "Quaderni di Ondavideo". Arricchiti di contributi critici (spesso inediti in Italia) di artisti, professionisti del settore e teorici della comunicazione, i Quaderni - sempre corredati da un apparato di schede tecniche e critiche - forniscono un'ampia panoramica sulle opere video presentate in rassegna ed elaborano una riflessione sulle linee di ricerca della sperimentazione contemporanea. Ondavideo ha inoltre contribuito anche alla realizzazione di antologie e libri sulle arti elettroniche di taglio più teorico.
In parallelo alle manifestazioni ed all'attività permanente si struttura anche l'archivio.
Ondavideo nel corso dei suoi 20 anni ha raccolto centinaia di opere video (quasi tutte assolutamente "inedite" in Italia), sia sottoforma di donazioni di autori e artisti, sia acquisite dall'associazione in vari paesi stranieri. L'archivio di Ondavideo non è però un archivio di videoarte in senso stretto. Il nucleo storico, nonché il primo fondo, è del 1986 e si costituisce grazie ad una donazione di Dany Bloch che ha consentito di acquisire copie VHS di alcuni classici della videoarte. In seguito il fondo si è arricchito sia con donazioni di autori invitati alle varie rassegne, sia con acquisizioni delle opere oggetto delle rassegne stesse, sia con invii di opere da parte di case di produzione, autori, critici e collaboratori italiani e stranieri via via contattati. Questo fa si che l'archivio si presenti come una raccolta di materiali eterogenei, in cui si va dalla videoarte in senso stretto alla documentazione sociale, dal video di danza, di teatro e di musica al ritratto di artista, dall'animazione al cortometraggio.