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p r o d u z i o n i

p u b b l i c a z i o n i

f o r m a z i o n e

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s o g n i & u t o p i e

. . . i l p u n t o !

c o l l a b o r a z i o n i

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Conservazione, catalogazione, diffusione, sede

Lo stato di conservazione delle cassette è in generale buono, ma necessiterebbe di un'attività costante di verifica e, forse, se non proprio una digitalizzazione (senz'altro utile per le opere più rare ed importanti) almeno una migrazione su supporti con le stesse caratteristiche. La catalogazione per autore e titolo, tipologia (con sintesi del contenuto), formato e standard, condizioni di consultazione e stato di conservazione delle cassette risale a qualche anno fa e andrebbe quindi rivista e aggiornata. Parte delle cassette è di fatto già catalogata nei "Quaderni" pubblicati da Ondavideo in occasione delle rispettive rassegne (Visioni d'America, Videobrasil, VideoGlasnost, Il colore delle note). L'archivio è conservato attualmente in una sede non aperta al pubblico, ma è ugualmente messo a disposizione di singoli ricercatori, associazioni culturali, enti, istituzioni. Alcuni video (o di nostra produzione o acquistati) sono diffusi in iniziative non a fine di lucro o in seminari e presentazioni di tipo culturale, con una formula di rimborso spese quota associativa. Stiamo cercando a Pisa una sede adeguata (magari appoggiandoci a istituzioni o centri già esistenti, con una formula di convenzione temporanea) per poter rendere consultabile pubblicamente l'archivio. Sul lungo periodo, la sede dell'archivio dovrebbe anche invece diventare un luogo di diffusione video regolare, con organizzazione di pacchetti tematici ricavati dal corpus delle opere dell'archivio, da scambi con altri archivi italiani, o dal noleggio di opere a case di distribuzione europee. L'archivio dovrebbe insomma diventare il centro di un'attività regolare e pubblica di conoscenza e diffusione, oltre che di approfondimento e studio; ma i fondi di cui dispone attualmente l'associazione non consentono, per ora, di dotarsi né di personale adeguato né di una collocazione autonoma ed efficiente. Il problema, naturalmente, è stato fatto presente agli enti locali che sostengono Ondavideo ma finora senza risultati.
La parte dell'archivio riservata alla diffusione (e non solo al visionamento in loco) è già stata messa a disposizione, a più riprese, di varie associazioni locali e scuole, al fine di organizzare rassegne a tema (dal sociale all'arte, dalla computer graphics alle culture diverse): un'importante "ricaduta sul territorio", un'importante operazione di valorizzazione. Una rete internazionale di collaboratori consente il costante arricchimento dell'archivio di Ondavideo, archivio, come abbiamo visto, parzialmente catalogato, ma tuttora non conservato con metodologie scientifiche e adeguate al supporto video, né appunto collocato in un'adeguata sede aperta al pubblico e agli studiosi per la consultazione.

Ondavideo può noleggiare solo le proprie produzioni e deve accompagnare il resto.

Conservazione, catalogazione, diffusione, sede

 

 

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