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p r o f i l o

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a l c h i m e d i a

p r o d u z i o n i

p u b b l i c a z i o n i

f o r m a z i o n e

a r c h i v i o

s o g n i & u t o p i e

. . . i l p u n t o !

c o l l a b o r a z i o n i

r a s s e g n a s t a m p a

i n f o r m a z i o n i

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I ricordi di Ondavideo

Ricordo che la prima edizione, nel maggio 1985, fu resa possibile dall'entusiasmo mostrato nei confronti della mia proposta di Rassegna da parte dell'Ufficio Cultura del Comune di Pisa, dalla collaborazione della sede RAI di Firenze e dalla generosa partecipazione di vari direttori di festival di videoarte e cinema sperimentale: Salsomaggiore, Locarno, il centro videoart di Ferrara. Grazie a tutti loro si potè avere a Pisa, in una piccola rassegna organizzata al Dipartimento di Storia delle Arti, il meglio della produzione internazionale in elettronica. "Ondavideo" 1985 ebbe un tale successo di pubblico da indurci a proseguire, diversificando le sedi (da allora abbiamo toccato quasi tutti gli spazi cittadini, dalla Casa dello Studente al Teatro Verdi, da San Zeno a Palazzo Lanfranchi all'Arsenale alla chiesa di San Paolo all'Orto alla Stazione Leopolda). Altri enti, a fianco del Comune e della Provincia, hanno poi aderito, sia locali che internazionali: e così abbiamo potuto invitare critici come Vittorio Fagone, studiosi di nuove tecnologie come Carlo Infante e Antonio Caronia, personaggi di rilievo internazionale come Gene Youngblood e Michel Chion, artisti come Jem Cohen, Robert Cahen, Dominik Barbier, Marina Grzinic, Woody Vasulka, Patrick De Geetere, Irit Batsry, Gianni Toti, Peter Callas. Impossibile elencare tutti i personaggi passati da Pisa per Ondavideo, enumerare le iniziative, i concerti, le performance, le videoinstallazioni, le numerosissime rassegne che hanno fatto conoscere le produzioni latinoamericane e quelle dell'ex-Urss, le novità del videoteatro e del documentario di creazione, le punte più alte della videoarte mondiale, autori emergenti, realizzazioni locali. Ondavideo è cresciuta col suo pubblico, un pubblico esigente, attento, sensibile ai nuovi linguaggi. E certo ricordo i tanti momenti di incontro universitario fra gli artisti e gli studenti, i seminari organizzati come approfondimento degli eventi, le pubblicazioni, l'apporto che ancora oggi danno alla progettazione e all'organizzazione studenti e laureati appassionati e competenti. Ondavideo è andata di pari passo con l'avanzare della ricerca universitaria e con l'accettazione di queste arti e di queste discipline "indisciplinate" nella sfera accademica italiana. Fra le edizioni più impegnative e che ricordo con più piacere, "Visioni d'America", in collaborazione con molti organismi non governativi di cooperazione internazionale; la presenza a Pisa della direttrice del Festival "Videobrasil" di San Paolo, con una selezione di opere; la rassegna su arte figurativa e video, affollatissima, arricchita da un dibattito fra vari esponenti di musei (fra cui il Musée d'Orsay di Parigi); gli incontri con autori indipendenti italiani, da Giuseppe Baresi a Daniele Segre ad Alina Marazzi ad Alberto Grifi. Di particolare soddisfazione le attività produttive, quelle per cui da una piccola idea nasce poi un'opera che coinvolge persone, istituzioni, luoghi e che acquista vita propria: la collana di "Videoritratti di città" ha consentito di regalare a Pisa sguardi originali, d'artista: la visione incantata della Luminara nel video di Cahen, la Pisa fatta di passato e presente fusi insieme nel film di Jem Cohen, i graffiti elettronici di Keith Haring, le memorie e le storie della comunità ebraica, le riletture in video degli affreschi del "Trionfo della Morte"...ogni produzione è una storia unica, ha raccolto l'energia e l'entusiasmo di studenti e di giovani esordienti, ha fatto parlare di sé: come quando il videofilm di Cohen Città d'Ambra ha avuto il primo premio al Festival di Cinema di Locarno da parte di un'importante giuria internazionale, nel 1999. Ero là, invitata come produttrice per Ondavideo, e ricevere il premio, per conto dell'autore, davanti a cinquemila persone da tutto il mondo per il nostro "piccolo" film sulla nostra "piccola" città è stato uno dei momenti più orgogliosi e felici di questi vent'anni di vita di Ondavideo.
Sandra Lischi, Presidente dell'Associazione Ondavideo docente di audiovisivi presso il corso di laurea in "Cinema, Musica, Teatro", Facoltà di lettere, Università di Pisa
Pisa, 5 Maggio 2005

2005...e i vent'anni della manifestazione